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giovedì 2 agosto 2007

Windows, unità ottiche e l'odioso codice 41

Il lavoro mi tiene molto occupato in questo periodo, ma questo non mi ha impedito di tornare ad occuparmi del blog (sì ok, non proprio come vorrei io ma è già qualcosa :-).

Oggi vorrei analizzare un problema che ho avuto con i drive ottici (1 interno, 1 esterno e alcuni drive virtuali creati con i DAEMON tools).

Il problema mi si presentava dopo pochi giorni di utilizzo del pc, dopo aver installato da zero il sistema operativo. Di punto in bianco il sistema non riconosceva più nessuna unità ottica e nel pannello di gestione del hardware, in corrispondenza delle varie unità CD/DVD, mi compariva il segno "!" sull'icona relativa al drive. Una volta andato nelle proprietà del drive, nella sezione relativa allo stato della periferica, mi compariva un messaggio d'errore che indicava come Windows fosse riuscito a caricare correttamente i driver della periferica, senza però riuscire a trovare la periferica in questione. Il tutto terminava con un codice d'errore 41 (Code 41).

Dopo vari tentativi e diverse reinstallazioni del sistema -- che mi sarei potuto anche evitare :'( -- ho scoperto in internet (grazie Google!!) che non ero l'unico ad avere questo problema (pare che il problema sia da imputare ad un mancato riconoscimento, da parte del sistema, dei dispositivi non plug'n'play quali appunto le unità ottiche interne o esterne -- le quali solitamente richiedono un driver per poter funzionare), e ho trovato anche la soluzione che mi appresto a postare:
  1. lanciare l'editor del registro di sistema (START -> Esegui... -> regedit.exe)
  2. cercare la chiave di registro HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\ Class\{4D36E965-E325-11CE-BFC1-08002BE10318}
  3. individuare i valori UpperFilters e LowerFilters all'interno della chiave trovata ed eliminarli
  4. chiudere l'editor ed andare nel pannello di gestione del hardware
  5. da qui selezionare i dispositivi non più riconosciuti dal sistema e disinstallarli
  6. quindi, per finire, effettuare una scansione per individuare modifiche hardware.

A questo punto, tutte le periferiche dovrebbero essere nuovamente funzionanti ed utilizzabili.

Questo stratagemma ha funzionato egregiamente sul mio PC, quindi penso che possa tornare molto utile a tutti coloro che hanno lo stesso problema.

La discussione completa (in inglese) dalla quale ho estrapolato le informazioni qui sopra, è consultabile sul forum di Hardware Analysis, all'indirizzo http://www.hardwareanalysis.com/content/topic/35761/


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martedì 17 aprile 2007

Unità di misura dell'informatica

Navigando per i vari forum, ho potuto notare come ancora oggi ci sia una discreta confusione su ciò che stanno a significare le varie unità di misura usate nell'informatica, e come esse vengano usate dai vari produttori di hardware.

Il mio intento, qui, è quello di chiarire il più possibile questo argomento, restando comunque al di fuori di spiegazioni troppo tecniche o complicate, proprio per rendere l'argomento il più semplice possibile.

Quindi, per cominciare, va subito detto che in informatica l'unità di misura basilare è il bit (Binary digIT), l'elemento più piccolo che un computer può capire ed elaborare. Esso può avere due soli valori zero oppure uno. Con 8 bit si identifica un byte (cioè un numero che può avere un valore da 0 a (2^8)-1 = 255).

Partendo da questa unità di base si possono poi trovare vari multipli (byte, kilo-byte, mega-byte, ecc...) i quali, però, utilizzando gli stessi prefissi specificati nel Sistema Internazionale (SI) hanno portato con il tempo diverse incongruenze nel campo informatico, generando spesso confusione ai "non addetti ai lavori".

Questa confusione generale è stata data soprattutto dal fatto che tutti i produttori di hardware per l'immagazzinamento di dati (hard-disk, CD, DVD, ...) hanno adottato come loro unità di misura i vari prefissi del SI intesi proprio come potenze di 10 (es., 1MB = 1.000.000 byte) e non potenze di 2 (dove 1MB = 1.048.576 byte), mentre la stragrande maggioranza delle persone utilizza indistintamente maiuscole e minuscole per indicare le varie unità di misura.

Per risolvere il problema, è stato introdotto un nuovo sistema di prefissi, standardizzato dal IEC (International Electrotechnical Commission) che dovrebbe risolvere ogni ambiguità nell'identificazione delle varie unità di misura. Questo sistema, semplicemente, introduce una semplice particella (bi) dopo le prime due lettere del prefisso (es., Giga -> Gibi, Mega -> Mebi), andando così a distinguere tra i riferimenti alle potenze decimali (Mega, Giga, Tera, ...) e le potenze binarie (Mebi, Gibi, Tebi, ...).

Un'ulteriore nota, molto importante, è l'utilizzo delle maiuscole/minuscole nel modo corretto. Difatti, per definizione, in informatica i bit vengono identificati attraverso una b, mentre i byte vengono identificati con una B. Inoltre, sarebbe importante seguire le direttive del SI, dove viene specificato che la lettera da usare per Kilo è k (minuscola), mentre le lettere per tutte le altre unità di misura devono essere maiuscole (Mega = M, Giga = G, ...), e questo vale anche per le loro controparti binarie.

Un'ultima precisazione. Oggi giorno, per una sorta di convenzione non scritta, vengono utilizzati i bit ed i relativi multipli per definire qualsiasi informazione di tipo temporale (trasmissione dati su linea telefonica, via satellite, tra processore e memoria, su connessione LAN/USB/Firewire, ...), mentre, per le informazioni di tipo spaziale (dimensione file su HDD, DVD, CD, nella RAM, ...) vengono usati il byte e relativi multipli. Quindi, parlando ad esempio di connessione ADSL a 4096 Mb, noi ci stiamo riferendo ad una connessione che trasmette dati ad una velocità teorica di 4096 Megabit e non MegaByte. Sviluppando ulteriormente la cosa otterremmo che 4096 Mb corrispondono a 4096/8 = 512 kB (kiloByte).

Dopo questa breve disamina del sistema di unità di misura usate nell'informatica, segue una tabella, redatta da me, dove cerco di chiarire il più possibile le varie corrispondenze delle varie unità.

Qui è possibile scaricare un file con la sottostante tabella, comprensivo di alcuni esempi.

Principali multipli del byte
Prefissi S.I.Prefissi IEC
NomeSimboloMultiploNomeSimboloMultiplo
kiloBytekB10^3kibiBytekiB2^10
MegaByteMB10^6MebiByteMiB2^20
GigaByteGB10^9GibiByteGiB2^30
TeraByteTB10^12TebiByteTiB2^40
PetaBytePB10^15PebiBytePiB2^50
ExaByteEB10^18ExbiByteEiB2^60
ZettaByteZB10^21ZebiByteZiB2^70
YottaByteYB10^24YobiByteYiB2^80


EDIT: 19.04.2007 - Mi sono accorto di vari errori che ho commesso nella stesura del documento allegato a questo post (le ore piccole fanno di questi scherzi :-D), quindi ho provveduto a sostituirlo con una versione corretta che potete scaricare sempre tramite lo stesso link. Attendo commenti... Ciao.
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